Il cloud, o cloud computing, trae origine dall’esigenza di accedere a risorse di calcolo, archiviazione e servizi software attraverso Internet anziché da hardware fisico locale. Negli anni ’50, con l’avvento dei mainframe, si sviluppò il concetto di time-sharing, permettendo a più utenti di utilizzare una singola risorsa di calcolo. Questa idea è stata la precursore del moderno cloud computing.
Con la crescita di Internet negli anni ’90, le aziende hanno iniziato a offrire servizi virtualizzati, permettendo agli utenti di avvalersi di infrastrutture e piattaforme distribuite. Salesforce nel 1999 è stato uno dei primi a fornire applicazioni aziendali tramite sito web.
Amazon Web Services (AWS), lanciato nel 2006, ha poi segnato una pietra miliare nell’evoluzione del cloud, offrendo una suite di servizi di hosting che permettevano agli sviluppatori di eseguire applicazioni e storage su server remoti. Seguirono poi altri giganti della tecnologia come Google Cloud e Microsoft Azure, ampliando l’offerta e portando alla maturità il concetto di cloud computing.
Il cloud è divenuto quindi un elemento indispensabile della moderna infrastruttura IT, supportando la scalabilità, la flessibilità e l’accessibilità dei dati e delle applicazioni ovunque e in ogni momento.